Borselli.net

Il territorio

Mappa del territorio di Borselli

Borselli è una frazione del  Comune di Pelago in Provincia di Firenze. Sorge a 738 metri sul livello del mare e vi risiedono ca. 177 abitanti.
Dalla strada provinciale 34, all’altezza di Pontassieve est, si accede alla Strada Statale di Valdarno e da questa si segue l’indicazione per la Consuma. Immediatamente  la strada si inerpica in salita con strette curve attraversando campi di olivi. Dopo il bivio a destra che porta al comune di Pelago, una deviazione a sinistra porta al  Castello di Nipozzano  una volta dimora dell’antica famiglia fiorentina degli Albizzi, di recente passata ai Marchesi Frescobaldi. La zona è famosa per la produzione di vini eccellenti, gli olivi infatti lasciano spazio alle vigne che, sia a destra che a sinistra, riempiono il paesaggio con la loro regolarità.  Arrivati a Diacceto  la strada prende il nome di Via Casentinese. Di nuovo il panorama cambia e alle coltivazioni si sostituisce un bosco di pini e cerri.
Ben presto si arriva alla frazione di Borselli: un piccolo agglomerato di case fra le quali la storica ‘bottega’ Casa del prosciutto e la Fattoria della Famiglia Socini. Da qui la strada principale continua verso la Consuma mentre a destra la SP91 porta a Pomino conosciuta per la sua bellissima Pieve San Bartolomeo e per il Castello di Pomino, chiamato “La Fattoria”, e le sue vigne.

 

Veduta panoramica

 

Dalla piazzetta di Borselli, seguendo la Strada provinciale 91 che porta a Pomino, alcuni varchi nella vegetazione permettono di godere di una bellissima vista della vallata. Alla prima ampia curva si apre a sinistra una strada sterrata che porta a Bavecchia e Bai, di qui, seguendo un sentiero si può raggiungere Falgano. Continuando a scendere verso Pomino, ben presto si incontra la Chiesa di Santa Margherita a Tosina e, poco prima, la ripida breve salita che porta al cimitero. Prima di arrivare a Vallelunga, una breve deviazione porta a Osteria dove fino a pochi anni fa il forno della Pia da Meo, famosa per la sua schiacciata, era frequentatissimo all’ora della merenda ed è tuttora ricordato con rimpianto da chi è stato bambino in quegli anni. Si prosegue ancora fino al Ponte alla Pillozza e si arriva a Mulino di Mentone. Il mulino non più in funzione è un solido edificio della fine del ‘700 più volte rimaneggiato. Qui esisteva la scuola elementare fino alla III classe, poi i bambini dovevano recarsi a Borselli o a Rufina per terminare il ciclo di studi. Le case sono quasi tutte molto ben restaurate ed in ottime condizioni. 
Dopo pochi chilometri la strada si apre su un ampio panorama completamente dominato dai vigneti e presto si arriva alla “Fattoria”, come viene chiamato il Castello di Pomino risalente al 1500, e attualmente appartenente ai Marchesi Frescobaldi.
Pomino è un piccolo centro i cui abitanti sono in gran parte legati all’attività della fattoria ed è valorizzato dalla bellissima Pieve di San Bartolomeo.
Continuando verso Rufina si può raggiungere la Villa delle Lame: un grande edificio del XVII secolo che si erge in un ampio prato erboso con enormi alberi secolari e a fianco una cappella privata.  Poco distante, fra faggi e castagni, un boschetto di sequoie.
Meta interessante è la chiesa di Santa Maria del Carmine ai Fossi edificata sul crinale appenninico della Consuma dal quale passava l’antica  mulattiera che congiungeva il Casentino alla Val di Sieve. Meta di pellegrinaggio degli abitanti del luogo che vi si recavano il 16 luglio in occasione della festa del Carmine, continua a essere luogo in cui gli abitanti di Borselli organizzano ogni estate una festa con pranzo sociale.

La chiesa è stata censita dalla Regione Toscana in occasione del progetto di valorizzazione dei beni culturali “I luoghi della fede”realizzato fra il 1995 e il 2000, si trova ora completamente in rovina.